1. Cos’è SOUP
SOUP è un’esperienza culinaria intima, ideata dallo chef e pasticcere Ascanio Brozzetti. Un pranzo domenicale privato, su invito, che unisce cucina d’autore, ascolto e condivisione.
Un’occasione per vivere il cibo come relazione, narrazione e cura.
Il nome non è casuale: in una zuppa ogni ingrediente cede qualcosa e assorbe qualcos’altro, fino a trasformarsi in qualcosa di nuovo e irripetibile. Allo stesso modo, attorno alla tavola di SOUP si dà e si riceve: si entra in relazione e si cambia, anche solo un po’.
2. Da dove nasce
Il progetto prende ispirazione da una fiaba per bambini — “Una zuppa di sasso” — che Ascanio racconta spesso ai suoi figli.
Un sasso, all’apparenza semplice, diventa strumento di relazione e condivisione tra i protagonisti della fiaba (tra cui un lupo, una gallina, un maiale, un cane, un’oca, un cavallo etc.)  Allo stesso modo, un pranzo può diventare occasione di incontro, racconto e  trasformazione.
3. Perché la domenica
SOUP si svolge di domenica, perché si ispira al valore profondo del pranzo domenicale italiano: quel momento in cui le famiglie si riuniscono e condividono piatti cucinati con amore. Un tempo lento, fatto di gesti semplici e relazioni.
SOUP recupera quella ritualità: il cibo preparato per gli altri come gesto d’amore gratuito.
Un pranzo conviviale, che sospende il tempo e restituisce valore all’essere insieme.
4. I valori
Cura: nella scelta degli ingredienti, nella preparazione dei piatti, nell’accoglienza.
Unicità: ogni esperienza è irripetibile, costruita intorno a chi è presente.
Tempo: SOUP si prende il tempo. Non ha fretta, non ha orari rigidi. È uno spazio sospeso.
Relazione: il cibo è un mezzo per ascoltarsi, raccontarsi, riconoscersi.
Sensibilità: i sapori evocano emozioni, memorie, radici. SOUP crede che il gusto possa essere un linguaggio per esplorare sé stessi e la natura profonda delle cose.
5. Come funziona
SOUP non è un ristorante e non è un evento commerciale.
SOUP è un’esperienza riservata a poche persone, in luoghi intimi, con un menu pensato apposta per l’occasione.Gli ingredienti sono spesso preparati da artigiani o produttori selezionati, in esclusiva per il progetto.
È un’esperienza insieme esclusiva e conviviale, pensata per essere immersiva, accogliente e fuori dal tempo.
6. A chi si rivolge
A chi cerca autenticità.
A chi è disposto a sedersi, ascoltare, gustare con attenzione.
A chi crede che il cibo sia più di ciò che si mangia: sia relazione, memoria, cultura.
7. Perché esiste
Per rallentare.
Per ritrovare il valore del gesto fatto a mano, del tempo condiviso, della tavola come luogo di scambio.
Per restituire al cibo il suo potere simbolico, affettivo, umano.
SOUP vuole portare alla luce parti di sé ancora inesplorate, attraverso lo scambio profondo con l’altro.
Le storie degli ospiti si intrecciano, generando nuovi racconti, nuove consapevolezze, nuove possibilità. Non è solo una pausa conviviale, ma un’esperienza culturale: un’occasione per crescere attraverso il sapere, la relazione e la consapevolezza.
Perché ogni piatto, qui, ha qualcosa da dire. E ogni boccone è un invito al dialogo.
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