- Perché la zuppa? Perché all’interno di una zuppa ogni ingrediente rilascia qualcosa e assorbe qualcos’altro, per arrivare a preparazione ultimata con un risultato unico, ma soprattutto dato dal risultato di questo scambio. Allo stesso modo, degli ospiti attorno ad una tavola possono dare qualcosa e ricevere qualcos’altro, per arrivare a fine pasto con una versione nuova di loro stessi, più arricchiti, più connessi, tutto grazie a questo scambio profondo di relazioni ed emozioni. 
- Questo progetto è fondato sui sapori, su quello che sono in grado di scatenare, sull’emozione che ci creano, sul ricordo che ci fanno tornare alla mente, su quanto la natura contenga già l’essenza di quello che cerchiamo come gratificazione di un’ esperienza culinaria. 
- Questa esperienza, ricca di convivialità è contemporaneamente esclusiva e porta le persone ad essere profondamente immerse nel momento, nella bellezza e nella semplicità dello scambio. 
- Le storie delle persone si fondono e danno vita a nuove storie, a nuovi racconti, a nuove possibilità, ancora mai pensate. 
- Ci sono delle potenzialità all’interno di ognuno di noi che ancora non conosciamo e lo scopo di questo progetto è riuscire a portarle in superficie, attraverso lo scambio e la contaminazione. 
- Il focus è culturale, inteso come accrescimento personale, che dal mio punto di vista solo attraverso nuove relazioni, nuovo sapere, e di conseguenza una nuova consapevolezza ci può portare a vivere in un modo nuovo, a creare nuove prospettive e nuove aspirazioni. 
- Tutto questo scandito con il rito di un pasto, dove il valore di quello che si dà e quello che si riceve è molto più profondo di un cibo preparato senza identità e senza dialogo.
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